Bendaggio Biomeccanico Dynamic Taping
Dynamic tape:
cos’è Il dynamic tape?
è un tipo di bendaggio elastico disegnato da un fisioterapista australiano che ha delle componenti di elasticità molto elevata e per questo si differenzia dagli altri tipi di bendaggio. Ha la capacità di assorbire le forze, ridurre il carico sui tessuti e modificare gli schemi di movimento. In termini semplici aggiunge un forte sostegno meccanico al tessuto lesionato, permettendo al fisioterapista di supportare il paziente e lasciare il tempo ai tessuti di guarire alla perfezione. Si aggiunge al trattamento manuale fisioterapico per esaltarne e aumentarne l’effetto anche al di fuori della seduta di fisioterapia.
Dynamic tape:
per chi è utile?
Il dynamic tape, avendo questa speciale conformazione, può aiutare il fisioterapista nel sostenere un muscolo debole, infortunato o sovraccaricato. Il fisioterapista, attraverso il dynamic tape e la sessione di terapia manuale, può cambiare lo schema di movimento di una persona, attraverso una spinta del bendaggio in una direzione mentre se ne limita un’altra. Questo meccanismo può essere utile per migliorare i gesti sportivi come per assistere nel cammino i bambini con difficoltà motorie o aiutare qualcuno che non muove più la mano dopo ictus.
Dynamic tape:
come funziona?
Il dynamic tape ha dimostrato di provocare grandi cambiamenti neurofisiologici e circolatori oltre al già citato effetto di scarico dei tessuti. Quello che oggi sappiamo è che i tessuti non si lesionano a causa del dolore, ma si lesionano a causa dell’eccesso di carico che poi porta al dolore. È esattamente a questo livello che lo componenti elastiche del tape intervengono per aiutare il fisioterapista a scaricare il tessuto lesionato.
Docente per l'Italia il dott. Simone Cocchiara insegna bendaggio biomeccanico Dynamic tape dal 2013 e fa parte del gruppo di ricerca e sviluppo
internazionale.
http://www.dynamictape.co/trainers
SIMONE COCCHIARA
DPT, OMT, SMT, Cert DN Cert Mezieres, NDST.
Italy
Physiotherapist
In 2006, at age 20 Simone graduated from the University of Catania in physiotherapy with 110/110 magna cum laude. After a discussion of the concepts of posture Mezieres he specialised in A.I.FI.M.M Turin. He has since devoted himself to manual therapy undertaking a Master of Musculoskeletal Disorders at the University of Genoa, patronage from VUB (Vrije Universiteit Brussel) and continues to gain knowledge through continuing medical education programs in Italy and abroad with training courses in Neurodynamics, Taping, Neurophysiology of Pain, Pelvic Floor Rehabilitation, Spinal Manipulation, Peripheral Manipulation, Dry Needling, McConnell and McKenzie methods, Dynamic Tape, examination and treatment of the foot (Vasyli) and much more.
Simone works primarily in Italy and Sicily where he has his own clinic. He also works as a consultant for various sports clubs and individual sports at all levels around the world.

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Patologia della regione calcaneare posteriore caratterizzata da una borsite retroachillea, da una tendinopatia inserzionale del tendine di Achille e da una prominenza ossea dell’angolo superiore del calcagno che determina impingement con la faccia anteriore del tendine di Achille.
La clinica è rappresentata da dolore in sede calcaneare posteriore, zoppia e difficoltà a calzare scarpe chiuse, iperemia della borsa retrocalcaneare, algia acuta alla digitopressione, tumefazione ossea in sede retrocalcaneare.La diagnosi è facile e si avvale di uno studio radiografico e di una RMN per valutare l’integrità morfologica e funzionale del tendine d’Achille; infatti assai frequentemente la patologia si associa ad una sofferenza inserzionale del tendine stesso.
La terapia è per lo più conservativa attraverso il riposo articolare e meccanico (cambiare calzature), cicli di FKT (laser, ultrasuoni, onde d’urto, tecarterapia) + antinfiammatori locali.
Nel caso di fallimento è previsto l’intervento chirurgico che può essere di diversi tipi:
Attualmente Il trattamento conservativo si avvale di uno strumento in più speciale e biomeccanico che permette una più accurata gestione del carico e della cinematica articolare IL BENDAGGIO DYNAMIC TAPE, utile nella fase conservativa sia pre che post chirurgica viste le recidive segnate anche dopo l'intervento. Dynamic tape permette di fornire il corretto supporto alla struttura tendina permettendo un riadattamento della componente tendinea alle normali condizioni fisiologiche. Solitamente si associa il bendaggio alla fisioterapia conservativa biostimolante.
La clinica è rappresentata da dolore in sede calcaneare posteriore, zoppia e difficoltà a calzare scarpe chiuse, iperemia della borsa retrocalcaneare, algia acuta alla digitopressione, tumefazione ossea in sede retrocalcaneare.La diagnosi è facile e si avvale di uno studio radiografico e di una RMN per valutare l’integrità morfologica e funzionale del tendine d’Achille; infatti assai frequentemente la patologia si associa ad una sofferenza inserzionale del tendine stesso.
La terapia è per lo più conservativa attraverso il riposo articolare e meccanico (cambiare calzature), cicli di FKT (laser, ultrasuoni, onde d’urto, tecarterapia) + antinfiammatori locali.
Nel caso di fallimento è previsto l’intervento chirurgico che può essere di diversi tipi:
- Asportazione della borsa e dell’esostosi stessa.
- Helal ha proposto l’osteotomia di calcagno a cuneo dorsale di flessione e fissazione con vite + scarificazione del tendine per stimolare la neoangiogenesi.
- Nel 2001 Van Dijk e nel 2002 Guelfi-Priano hanno proposto una tecnica artroscopica con la quale si esegue l’asportazione dell’angolo superiore del calcagno eseguendo contemporaneamente la bursectomia e il debridment del tendine d’ Achille attraverso due piccole incisioni.
Attualmente Il trattamento conservativo si avvale di uno strumento in più speciale e biomeccanico che permette una più accurata gestione del carico e della cinematica articolare IL BENDAGGIO DYNAMIC TAPE, utile nella fase conservativa sia pre che post chirurgica viste le recidive segnate anche dopo l'intervento. Dynamic tape permette di fornire il corretto supporto alla struttura tendina permettendo un riadattamento della componente tendinea alle normali condizioni fisiologiche. Solitamente si associa il bendaggio alla fisioterapia conservativa biostimolante.